Il progetto di Nkoni

A inizio anni '90, insieme ad un caro amico ugandese, Christopher Kalemba, Eva Biginelli ha deciso di lanciarsi in una avventura che ad oggi, dopo 25 anni, permette a oltre 600 bambine e bambini in gran parte orfani da AIDS nell'Uganda del sud di beneficiare di un ciclo completo di 7 anni di educazione primaria gratuita, in una scuola riconosciuta oramai da anni dal governo Ugandese. 

Per noi l'educazione comprende un processo di apprendimento cognitivo, ma anche emotivo, a partire dalla esperienza e dalla interdipendenza della vita e delle vite. La dimensione sociale e quella ambientale sono dunque intrecciate sia sul piano della pedagogia dell'ascolto sia nelle articolazioni disciplinari.

Una educazione che riguarda la scuola e il villaggio che collegialmente decide per il bene comune con una attenzione particolare alla sostenibilità ambientale è un modello di vita prima che di essere un metodo di istruzione. 

L'obiettivo - decisamente raggiungibile - è il perseguimento di uno sviluppo sostenibile sul piano sociale e ambientale all'interno di un contesto educativo molto pragmatico e tradizionale (istruzione e acqua potabile, infermeria e pannelli fotovoltaici, biblioteca e orto locale).

Con il progetto di sponsorizzazione a distanza sviluppato in parallelo, diverse decine di studenti e studentesse hanno potuto proseguire gli studi superiori e diventare in pochi anni autonomi ed economicamente indipendenti.  La scuola nel corso degli anni è diventata un vero e proprio Centro di riferimento per le popolazioni locali, e ha visto l'apertura di una Infermeria dove opera una infermiera locale e saltuariamente dei medici specializzati, e una Biblioteca con libri a disposizione per adulti, studenti e bambini. Tutto ciò è stato possibile grazie ai contributi economici, raccolte in Italia ed all'estero, di generosi sostenitori privati, singoli, aziende e gruppi.

Il tessuto sociale della zona, sostanzialmente sano, viene attivato per la partecipazione attiva e continua al progetto, e ben presto sorge in zona (su terreni donati da Christopher ad una nuova associazione creata appositamente dagli anziani per la gestione della scuola) una piccola scuola primaria per l'insegnamento ai bambini orfani. Ben presto si vede che i bambini a scuola, dopo ore di lezioni, e lunghe camminate per arrivarvi, si addormentano esausti. Si decide quindi di fornire un piccolo pasto ai bambini, e le donne del posto si impegnano a turno nei preparativi.

 
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